Alla Svezia ho dedicato 2 mesi di esplorazione, ricomprendendo le città ma privilegiando le sue parti più wild.
La Natura è rigogliosa a tal punto che l’uomo appare piccolo piccolo e deve utilizzare gigantesche macchine movimento terra per poter ricavare spazi da vivere e strade da percorrere.
La diversità di habitat, flora e fauna lasciano davvero sbigottiti. Foreste di conifere a perdita d’occhio, laghi, fiumi e costiere frastagliate di granito, rocce e scogliere.
Piccoli villaggi di pescatori puntellano le coste, le reti sono a bordo delle barche ormeggiate pronte per essere calate ogni giorno.
Le case caratteristiche e inconfondibili, sono di legno, hanno le tinte del porpora, con tetti semplici e a punta.
Un altro aspetto affascinante riguarda la storia preistorica, con le tracce di dipinti rupestri patrimonio dell’UNESCO e le leggende, che proprio in questi luoghi è custodita la leggenda di Sigurd.
Lo scorrere del tempo ha un ritmo tutto suo, lento e segue i cicli delle fasi del sole.
Una delle cose più meravigliose che si possa fare è attendere il tramonto in riva ad un lago o al mare.
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